martedì 30 giugno 2009

Harry Potter e gli incantesimi mancanti



Come ho scritto su Il Giornale di ieri, lunedì sera è stata magica per gli appassionati di Harry Potter, tra cui mi annovero con entusiasmo. Peccato, però che siano mancati due incantesimi: aere refresco(aria condizionata) nell'Harry Potter Truck e imago visibilis (proiettore regolato come si deve) nella sala Elettra del cinema Apollo, per cui Il calice di fuoco, negli ultimi dieci minuti, non era a fuoco.
Fine delle lamentele.
Evanna Lynch guarda il mondo come se ne vedesse un altro. E' davvero Luna Lovegood (a sinistra), solo più bella e più sexy. Gentilissima e stravagante, si è presentata in miniabito, tacchi vertiginosi e cappello nero, che, sotto il sole di piazza Duomo, avrebbe fatto sudare chiunque ma non lei. "Sono ancora una fan, più che un'attrice" ha detto. La fama e la pressione della folla non le danno nessun fastidio. Davanti alle miniature dei personaggi della serie, le ho chiesto: "Come ci si sente a essere un pupazzetto?" e lei ha commentato: "Il mio non l'hanno ancora fatto, ma penso che mi sentirò bene". Pensate che, alla stessa domanda, Emma Thompson aveva risposto: "Blah, che schifo, ora tutti i marmocchi mi succhieranno la testa!"
I gemelli Phephs, invece, sono due educatissimi e castani ragazzoni inglesi. "I capelli" hanno detto " ce li tingeremo di nuovo di rosso tra un mese, quando torneremo sul set di I doni della morte." Il loro unico gesto da gemelli Weasley è stato quando un bambinetto magrolino è riuscito a intrufolarsi tra una transenna e l'altra, per fare una foto con loro. "Lo lasci stare, è mio figlio!" ha detto uno dei due (quale? Boh, sono uguali) all'addetto alla sicurezza accorso per allontanarlo.
Come giornalista, anche se ero lì più che altro come fan, ho avuto il privilegio di entrare tra i primi nel truck, che, grazie all'incantesimo specchius parietalis (il trucco scenografico più vecchio dell'universo) pare più grande all'interno che fuori, come gli edifici magici dei libri di J.K. Rowling.
Durante il rinfresco, ho iniziato a sentirmi in colpa verso gli altri fan, assiepati dietro alle transenne, così ho preso le macchine fotografiche di alcuni e ho fatto un po' di foto agli attori, da vicino. Ho anche vilmente sottratto due cartelle stampa e le ho date a dei fan che volevano farsele autografare. Warner Bros., mi perdoni?